Andriana cara. Tu sai le parole che consolano e danno
forza; grazie dal cuore. So che tu mi vuoi bene, me l’hai
provato in tante tante manieretutte squisitissime e ti assicuro che in molti
momenti di dolore questa certezza mi ha fatto un gran bene. Io ti domando che
dopo la fede vi è conforto maggioore del sapersi amati, compatiti, da cuori
buoni, da anime alte come la tua! Sapevo dallo stesso Bernardi che dobbiamo
alla Teodora impareggiabile, quelle bellissime sue poesie. Chi m’avrebbe
detto quel giorno, quando li raccontavo del povero papà mio…
Basta basta e scusami se ti rattristo non volendo. Dimmi
piuttosto perché la Tea ha così poca cura di quel suo povero piede. Fa ch’abbia
pazienza e che guarisca presto e completamente. Di te abbiamo notizie anche
dalla Revedin; so che stai bene e quasi, non è vero? La Virginietta sta bene
e ti dà tanti baci e così a Tea. La mamma pure vuole ti dia tante cose
affettuose per lei. Martedì faremo una piccola funzione per quel nostro caro;
non s’è potuto pel trigesimo né per tutta la settimana per la ragion di
Pentecoste; quel giorno dite vi prego una preghiera per Lui . Un bacio
tenerissimo da Vittoria tua