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Vangelo secondo Matteo
Decalogo
La Buona Novella

 


Venerdì 17 Febbraio 2012 ore 20.30

LA BUONA NOVELLA (1970)
di FABRIZIO DE ANDRÈ,

VIDEO DE "L'ULTIMO CONCERTO", ROMA, 1998

 

Fabrizio de Andrè (1940-1999) cantautore genovese, è stato una figura singolare e anomala nel panorama della canzone italiana.
Di solida cultura letteraria, ha composto canzoni con marcata valenza sociale ed esistenziale, dichiarando la sua vicinanza e solidarietà con I'emarginazione e la povertà umane contro ogni forma di potere prevaricante e snaturante.
Impegno intellettuale e sensibilità spirituale lo hanno portato a comporre "La buona novella" (1970) derivata dai vangeli apocrifi; interessato a Cristo ma estraneo al cattolicesimo, De Andrè ha reinterpretato la storia di Maria, fino all'annunciazione, poi la drammatica passione del Figlio. II soggetto è singolare ma non eccentrico alla produzione di De Andrè, che aveva già trattato in altre canzoni il rapporto Uomo-Dio e la carismatica figura di Gesù: il cantautore ha invocato e sempre cercato una divinità vicina all’uomo, dispensatrice di misericordia e perdono, solidale con i più deboli, comprensiva ma estranea alle leggi e alla morale ecclesiastica; è stato un "dialogo" problematico e talvolta conflittuale, ma assolutamente sincero, profondo e, soprattutto, cercato, vissuto.

L'incontro "FABRIZIO DE ANDRE', La buona novella" ha in programma nella prima parte I'analisi della spiritualità di De Andrè attraverso l'ascolto e il comment di  alcune riflessioni e canzoni dell'artista tra cui Preghiera di Gennaio e Si chiamava Gesù.

Nella seconda parte I'indagine testuale e musicale si volge invece all'album "La buona novella" con le immagini del concerto registrato a Roma nel 1998: l'intento è riconsiderare un approccio evangelico forse anomalo, al limite dell'ortodossia, ma capace di cogliere in quei personaggi una dimensione poetica ed etica, di esprimere con quei fatti una spiritualità sublime e, soprattutto, profondamente umana, sacra.

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