Il P. Cosma Spessotto è nato il 28 gennaio 1923 a Mansué, un modesto centro della provincia di Treviso.
Al Battesimo fu chiamato Sante. Ora, che è coronato della palma del martirio, possiamo azzardare l'idea che il nome gli fu profetico.
All'età di dodici anni avvertì la chiamata del Signore che lo invitava al sacerdozio. I familiari e i conoscenti affermano concordemente che questo del «sacerdozio», fu un pallino fìsso nella sua mente fin dalle prime classi elementari, quando appena aveva incominciato a leggere e a scrivere. Sarebbe davvero il caso di richiamare a testimonianza le parole del profeta Isaia:
«Ascoltate, o isole: prestate attenzione, popoli di lontano!
Jahvé dal seno materno mi ha chiamato,
dalle viscere di mia madre ha pubblicato il mio nome».
……
E ora dice Jahvé,
lui che sin dal seno materno mi formò
perché gli riconducessi Giacobbe,
perché fossi suo servo,
e Israele a lui fosse riunito» (Is 49, 1-4).

Dio l'aveva predestinato al sacerdozio, perché popoli lontani attendevano ch'egli li riunisse alla casa d'Israele, alla santa Chiesa.


Il 30 settembre dell'anno 1935 entrò nel seminario francescano di Lonigo (VI).
Terminate e superate bene, anche se non brillantemente, le quattro classi ginnasiali, fu ammesso alla vestizione dell'abito francescano, come novizio, nel convento di san Pancrazio di Ponte di Barbarano (VI), «che i vecchi frati, esteti della vita solitaria, già dal 1501 avevano scelto come oasi di spiritualità francescana».
L'anno successivo, il 17 settembre 1940, emetteva la sua Professione con la quale si consacrava, per sempre, al Signore nell'Ordine di Francesco d'Assisi. Quel giorno la liturgia celebrava, e celebra ogni anno, la festa delle Stimmate del Serafino della Verna, ricordate dal «sommo poeta» Dante al capitolo XI del Paradiso:
«Nel crudo sasso intra Tevere ed Arno
Da Cristo prese l'ultimo sigillo,
che le sue membra du' anni portarno»

Il curricolo degli studi lo portò successivamente a san Francesco Grande di Padova, a Verona, a San Vito al Tagliamento - Madonna di Rosa - a Motta di Livenza - Madonna dei Miracoli - e infine a san Francesco della Vigna - Venezia, dove il 27 giugno 1948, veniva consacrato sacerdote nella chiesa della Madonna della Salute. Al profumo delTOlio dell'ordinazione, il giovane P. Cosma, sacerdote novello, unì il balsamo d'una intensa vita spirituale. Per due anni, in un dialogo continuo, assillante con Dio, maturò la sua vocazione: «Voglio essere missionario. Signore, assegnami una porzione di messe da dissodare». Sognò campi di grano da lavorare, spighe matureda cogliere, viti da piantare e vigne da coltivare, grappoli d'uva da vendemmiare e... vino, vino rosso e bianco da pigiar nei tini, rosso come il sangue dei martiri, bianco come la trasparenza della sua anima.»


Per 27 anni in terra d'America, il Signore lo troverà «pastore fedele» di una porzione di gregge che gli aveva tenuta a parte per affidarla alle sue cure. Ogni mattino illuminava il suo giorno con la celebrazione devotissima della santa Eucaristia. Ogni caldo meriggio riscaldava le radici delle sue viti nascoste nei solchi. Il calore della grazia di Dio e i raggi del sole, fecondavano e maturavano frutti di Fede e grappoli d'oro.
Venne assassinato mentre pregava nella chiesa da lui fatta costruire. I funerali si svolsero con la partecipazione di 3 vescovi, di 50 sacerdoti e di una folla immensa accorsa a onorare il Martire.