Questi sono alcuni brani, i più interessanti, dell'ultima lettera di P. Cosma, ai suoi parenti, datata 6 giugno 1980, otto giorni prima della sua immolazione:
... "Sicuramente vi sarete meravigliati del mio lungo silenzio... Negli ultimi tempi avevo goduto sempre di una salute abbastanza buona. Ma in marzo di quest'anno, per mancanza di sacerdoti, i superiori mi avevano eletto parroco della principale parrocchia del dipartimento (Provincia) confinante con la mia: la parrocchia di Zacatecoluca con 50 mila anime e un solo cappellano. Inoltre il parroco, che doveva sostituirmi in San Juan Nonualco, fu in vacanza in Italia, in modo che dovevo continuare ad attendere anche a San Juan. Nello stesso tempo gravi fatti politici di odio e di guerra dichiarata fra estreme destre e sinistre, avevano provocato vari morti nelle mie due parrocchie. Sono convinto che tra i caduti ci sia anche qualche martire della fede. In questa inumana lotta tra estreme destre e sinistre, cadono giusti e peccatori...
Tutti questi episodi, che mi amareggiano fortemente, il continuo lavoro di attendere alle due parrocchie in momenti tanto difficili, il tentativo anche inutile di fare il mediatore tra fazioni opposte, mi tolsero l'appetito... preoccupandomi un poco della salute. Sono caduto improvvisamente ammalato con febbre altissima... Ora sto recuperando molto bene...".
Da questi frammenti possiamo sottolineare alcune cose... e dobbiamo cogliere i palpiti del suo cuore.
1) La preoccupazione sua, più dolorosa, era la situazione conflittuale permanente...
2) La sua mentalità, la sua 'forma mentis', il suo spirito naturalmente buono, ottimista, educato alla sensibilità religiosa, e la conoscenza delle persone, lo fanno convinto che "tra i caduti ci sia anche qualche martire della Fede".
3) Si premura di rilevarlo e di farcelo notare con sincero doloro, ma anche, ormai post factum, con interiore corrispondenza alle sue convinzioni sulla bontà, sull'eroismo, sul martirio di altri: è convinto che attorno a lui, che nel mondo, ci sono anime che sanno sacrificarsi per la Fede, per il Signore. Perché? Perché lui era più convinto di loro, o convinto quanto loro!
4) La sua costante opera di mediazione nel furore della lotta, nell'infuriare delle ideologie, per aiutare, salvare, consolare..., fino a rimetterci la salute...

5) La gioia della salute che sta per rifiorire, non tanto per se stesso, come diceva san Paolo, ma per essere di utilità a tutti loro, a quanti lo attendono...: e anche a chi non potrebbe ancora conoscerlo! La sollecitudine di fare del bene a tutti e dovunque!