«Se sarà proclamato beato, avremo la prova che la santità può essere una realtà 'normale'. Avevamo accanto un santo e non ce ne siamo accorti». È la confessione di un confratello del Guatemala su P. Cosma Spessotto.
La morte rivela l'uomo.
È morto — sembra ormai certo — per aver tentato con «santa testardaggine» un'opera di pacificazione. È morto martire di quella pace che è una virtù evangelica, un frutto dello Spirito.
La Chiesa giudicherà i fatti straordinari che vengono attribuiti alla sua intercessione e che hanno scosso i confratelli e soprattutto i buoni fedeli di Santiago Nonualco, testimoni della guarigione del loro parroco P. Ottavio Colpo.
Di P. Cosma parla soprattutto l'eloquenza di «uomo buono», mite, pacifico, zelante; di un sacerdote profondo nella preghiera, nella devozione all'Eucaristia, resa vita costante di ogni giorno. Di un uomo che nell'accostamento personale con i fedeli sapeva trasfondere la serenità e la pace di Dio.
Colpisce quella espressione che non può non essere sincera: "Il martirio: una grazia che non merito!". Esprime il desiderio di conformità a Cristo, tipico di una vita veramente "cristiana", in piena consonanza con la più pura tradizione della Chiesa. Paolo scriveva: "Che io possa conoscere Cristo, la partecipazione alle sue sofferenze, diventandogli conforme nella morte, con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti" (Fil 3,10-11).
Clemente Alessandrino così elogia il martirio: "Noi chiamiamo il martirio 'compimento', perché in esso il martire produce un'opera d'amore perfetta", donando la sua vita fino in fondo. E Francesco pregava: "Signore mio Gesù Cristo, che io senta nella mia anima e nel mio corpo, quanto è possibile, quel dolore che tu, dolce Gesù, sostenesti nell'ora della tua acerbissima passione" (FF 1919).
Il desiderio del P. Cosma manifesta un vero figlio di san Francesco, imitatore di Cristo crocifisso.
Il Vescovo di San Vicente (El Salvador), diocesi nella quale P. Cosma ha lavorato e ha consumato la sua vita, è deciso ad iniziare la causa di beatificazione. La Provincia Veneta dei Frati Minori si associa ben volentieri, collaborando con il Vescovo. Non si tratta di perseguire un'opera che dia "lustro" alla Provincia, ma un'opera che manifesti "la gloria di Dio", soprattutto nelle persone più umili.
La vita di P. Cosma è sprone per i cristiani di El Salvador, perché sempre siano operatori di pace; ed è sprone per i confratelli, perché impegnino la loro vita fino al dono completo, assecondando l'opera di Dio che per ciascuno e in ciascuno vuole operare "cose grandi" (cf. Le 1,49).

(P. Florindo Refatto, Ministro Provinciale).