"Padre Spessotto non si propone di morire per una causa 'rivoluzionaria' qualunque essa sia e per quanto nobili possano essere i suoi intenti; ma per quella più alta qual'è 'la causa per Cristo', e per la difesa dei 'diritti di Dio e della Chiesa', che non è certamente in contrasto con la promozione dei diritti dei poveri o per quelli della libertà, ma li riassume ed innalza tutti nell'ottica della Fede e della totale dedizione al Vangelo, ch'era l'essenza della sua vocazione.
Nessun dubbio sullo stretto legame tra la dedizione alla causa degli umili e la vocazione evangelica e missionaria. Le notizie che giorno dopo giorno si aggiungono a quelle del suo tragico martirio ci offrono indizi sufficienti per ricostruire un lungo periodo di autentico servizio di amore: ventisette anni di vita missionaria e un'illimitata dedizione alla causa degli umili, non certamente offuscata dalla opposizione a fare della casa di Dio la sede di un comizio populista. Il suo Dio era il Dio dei credenti, non della sinistra contro la destra, e neppure del contrario. Per i figli della povera gente aveva eretto con immense fatiche una scuola per cinquecento ragazzi; e per i fedeli di San Juan Nonualco una chiesa parrocchiale" (P. Eliodoro Mariani).