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Su L'Azione Il Dialogo 2006   Dal settimanale l'AZIONE

Nei suoi libri parla di fate e di magìa. Vive in un posto fatato, là dove il Rasego abbraccia i verdi alberi e dove talvolta la bella Tau, ninfa dagli occhi di lapislazzulo, emerge dalle acque per rischiarare la sua pelle di luna. 
Siamo a Basalghelle, paese antico di leggende celtiche, di folletti e boschi. I suoi sono libri di fiabe, scritti per i nipotini, pensando ai bimbi di tutto il mondo, adatti, però, ai cuori bambini di tutte le età; perché hanno il sapore delle cose belle e perdute, il profumo del pane fatto in casa e delle margherite di campo, sensazioni dimenticate dalla nostra civiltà frenetica e impazziita. 

"Il Portamagìe" è il suo primo libro seguito da "Annaly e il suo fantastico mondo" 
II terzo, più recente "Frammenti di tenerezza". Opere significative alle quali vanno aggiunti innumerevoli racconti, premiati e segnalati in vari concorsi. Basalghelle è terra di scrittori. 
Nel passato troviamo Vittoria Aganoor, la magnifica poetessa ottocentesca che ha lasciato liriche mai eguagliate. 
In epoca più recente c'è la figura di Nerio De Carlo, che nei suoi racconti narra l'amore dell'emigrante per il paese che ha dovuto lasciare. 
Ora c'è Marliviana Schilirò che con parole semplici, con tocco leggero, parla di valori, parla d'amore, leggenda eterna della vita.

(Da  Le pagine fiabesche "Marliviana Schilirò da Basalghelle ai libri per l'infanzia" L'Azione domenica  1 giugno 1997 e "Basalghelle terra di poetesse" Il gazzettino 11 giugno 1997 a cura di Annalisa Fregonese)

 
   
 

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