La condanna della guerra nelle memorie di un
soldato.
Alla fine della
Seconda guerra mondiale, il soldato giapponese Mizushima decide di non
rimpatriare per dedicarsi al culto dei morti nella giungla birmana.
Diventa bonzo e ricorda la pagina più sanguinaria della sua esperienza
in guerra, quando il suo superiore sterminò tutta la sua truppa pur di
non consegnarla viva al nemico.
Film dichiaratamente antimilitarista tratto da un
romanzo di Michio Takeyama: presentato alla Mostra di Venezia, riscosse
un grande successo di pubblico, nonostante il Leone d'oro mancato, a
detta di molti, ingiustamente. Lo stesso Ichikawa ne fece un remake nel
1984.
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