«Il nostro Salvatore nell'ultima Cena, la notte in cui fu tradito, istituì il Sacrificio Eucaristico del suo Corpo e del suo Sangue, per perpetuare nei secoli, fino al suo ritorno, il sacrificio della Croce, e per affidare così alla sua diletta Sposa, la Chiesa, il memoriale della sua Morte, della sua Risurrezione: sacramento di pietà, segno di unità, vincolo di carità, convito pasquale, nel quale si riceve Cristo, l'anima viene ricolma di grazia e ci è dato il pegno della gloria futura» (Conc. Vat. II. Il Mistero Eucaristico).
Sotto il cielo e sopra il cielo non c'è realtà e verità più bella di questa: Dio e Dio-Eucaristia.
La vita della Chiesa e di ogni anima cristiana è tutta coinvolta, pervasa sempre dalla presenza di Dio in mezzo a noi e nel mondo. Per i sacerdoti poi, l'Eucaristia, il Dio-Vivente e Silenzioso dei Tabernacoli, è l'amico, il Confidente di tutte le ore del giorno e di tutti i momenti della notte: è «Padre-Madre-Fratello-Sorella», tutto... come ha detto e ripetuto più volte Gesù, predicando alle folle, e che noi possiamo risentire rileggendo il Suo Vangelo.
Ci siamo così introdotti per ricordare un giudizio del vecchio parroco di Roverbasso, dove risiedevano, ultimamente, i genitori di padre Cosma Spessotto:
«Quelle poche volte che tornava dall'America per rivedere e salutare i suoi parenti, (per obbedire ad una consuetudine concertata e voluta da tutti, superiori e confratelli), mi passava ore e ore in chiesa, inginocchiato ai lati dell'altare, o genuflesso sul primo gradino di fronte al tabernacolo. Non si stancava mai, non si muoveva mai: sembrava lui stesso una statua, una di quelle che stanno sugli altari. A dire la verità, qualche volta avevo un po' fretta, avevo delle faccenduole da combinare... La chiesa uso chiuderla, durante il giorno, per evitare dispiaceri... Camminavo su e giù per la chiesa, sperando che si destasse, che si muovesse!... Macché, sempre lì.

Quante volte mi son detto, scherzando, tra di me, le parole del Manzoni: «Diavolo d'un frate!, voglio proprio star qui a vedere quando toccherai terra”. Quando pregava sembrava un angelo davvero!».