Rev.do Padre,
rispondo alla sua lettera in data 18.4.1984, nella quale mi chiede una relazione riguardante la grazia ottenuta dal P. Cosma.
Avevo appena terminato di leggere la vita del martire quando giunse in casa il signor X, solito a portarci i fiori per la chiesa parrocchiale, e sempre gratuitamente.
Ero appena giunta a Corbanese e non conoscevo bene né l’ambiente né le persone. Tra una parola e l'altra gli parlai del P. Cosma, il cui libretto tenevo ancora in mano.
Dato l'interessamento del signor X, glielo offrii per leggerlo. Subito mi presentò le sue scuse, dichiarandosi praticante saltuariamente, ma credente in Dio.
Più tardi venni a sapere che è un uomo onesto, stimato dai suoi padroni, molto impegnato nel suo lavoro di cameriere, notte e giorno.
Quando ritornò per restituirmi il libretto, mi ringraziò asserendo che la lettura gli aveva fatto molto bene allo spirito e che si sentiva spinto a praticare più regolarmente la vita cristiana e i sacramenti.
Non ammetto che questa sia stata una conversione, come sarebbe da... una vita di colpa ad una vita di grazia, comunque la lettura del “Martire dell'Eucaristia” ha influito tanto positivamente nel signor X.
Prego perché il P. Cosma giunga presto alla gloria degli altari, per testimoniare al mondo giovanile, in mezzo al quale vivo, e a tutti i giovani del nostro tempo, che i veri grandi sono coloro che sanno dare la vita per evangelizzare i 'poveri' di cui parla il Signore nel Vangelo.
(Suor Sira C.).