Come
promesso, siamo tornati per presentarvi le magnifiche foto della
rievocazione storica di Portobuffolč medievale. Cogliamo anche l’occasione
per raccontarvi cosa ci č capitato durante i festeggiamenti dello scorso
giugno.
SARA. Io, nella finzione, sono una nobile ragazza che
passeggia tranquilla, domenica sera, in compagnia della balia. Ad un
tratto, senza quasi che ce ne accorgiamo, veniamo avvicinate da due
zingare. Le donne, con le loro arti subdole, cercano in tutti i modi di
convincere la balia a farsi leggere la mano: lei resiste per un po‘, ma
alla fine, cede.
Mentre
una di loro legge la mano alla balia, l’altra, con mille pretesti, cerca
di allontanarmi, ma io sto attaccata alle gonne della mia nutrice. Dopo un
po’, non si sa come, mi allontano da sola dalla balia e la zingara, che
mi segue attentamente, mi getta addosso un sacco e mi porta via. Insomma,
mi rapisce, fatto molto comune a quel tempo.
Alla fine i soldati riescono a trovarmi e puniscono le
due zingare. Io posso finalmente tornare da mia mamma (quella finta della
scena, naturalmente!). Dalla gioia corro ad abbracciarla mentre lei piange
per l’emozione.
N.B.
So che qualcuno vorrebbe che fosse successo davvero che mi avessero
rapita. Mi dispiace, ma č stata solo una sceneggiata medievale!!
STEFANO.
Io sono vestito da popolano, con abiti dimessi. Sabato sera, mentre la
gente cenava, io ed altri ragazzi “del popolo” amici miei, andavamo
per le tavole a rubare pane, fragole, ciliegie e a il bere vino versato
nei calici. Molti convitati reagivano con gentilezza offrendoci il cibo;
altri, molto educati, non ci dicevano niente e ci lasciavano fare. Alcuni,
perň, senza capire che si trattava di una rievocazione storica delle
usanze medievali, ci guardavano stupiti rimanendoci male o addirittura, ci
rincorrevano e ci rimproveravano.
Sara (3 I) e Stefano (3 G)