Giacomo e Francesco (3 G) Debora e Sara Vargiu (2 H) “Psycho” è un thriller di Alfred Hitchcock, girato negli USA nel 1960. I protagonisti del film sono Marion (Janet Leigh) e Norman Bates (Antony Perchins). La storia è ambientata negli anni sessanta in Arizona. Marion, in fuga da Phoenix con 40.000 dollari sottratti al suo datore di lavoro, si ferma nel motel di Norman Bates: strano giovane con l’hobby di imbalsamare animali. Qui Marion viene uccisa a coltellate mentre si fa la doccia. Le indagini saranno condotte della sorella e dal fidanzato (che assumono anche un investigatore). Marion è una brava ragazza, anche se approfitta dei 40.000 dollari nell’illusione di poter risolvere in questo modo i suoi problemi personali. È un personaggio positivo, una ragazza normale, solare e innamorata. Come lo è del resto il fidanzato, sempre molto impegnato nel lavoro, per riuscire a mantenere la sua ex moglie. Norman Bates invece è un giovane timido. È ossessionato da sua madre, una donna autoritaria e prepotente (di cui però durante il film si sente solo la voce). Vorrebbe liberarsene, però non può o forse non ci riesce. Alfred Hitchock con questo film non voleva comunicarci alcun messaggio, voleva solo creare della suspance, tenerci incollati allo schermo fino all’ultima scena: voleva fare del cinema puro. Questo, secondo me, viene evidenziato nella scena dell’omicidio nella doccia, violenta ma anche molto avvincente: mi ha colpito molto. Per girarla sono occorse settantadue posizioni della macchina da presa e una settimana di lavorazione. L’inquadratura è straordinaria: sorprendente e molto famosa la verticale dal basso dell’acqua della doccia, oppure la dissolvenza incrociata tra il buco dello scarico da cui il sangue defluisce e l’occhio vitreo di Marion morta, inquadrato in dettaglio. Un’altra scena che mi è piaciuta molto è quella del dialogo nel motel tra Marion e Norman: se analizzata, ogni posizione di macchina ci dice qualcosa, ad esempio le inquadrature laterali e dal basso di Norman, lo rendono ancora più inquietante e si differenziano sensibilmente da quelle frontali e tranquille di Marion. Per non parlare poi dell’uso delle luci e degli elementi scenografici. In questo film c’è praticamente ogni tipo di inquadratura. Anche la colonna sonora è rilevante: la musica è stridula e acuta (archi) e fin dai titoli di testa che spezzano e ricompongono le parole (“movimentati” da righe verticali e orizzontali) possiamo capire di che tipo di film si tratti. La musica suscita un senso di paura, di forte inquietudine: basta solo quella a incutere ansia e a creare il clima di suspance fondamentale in questo film. Ma la musica di Bernard Hermann sottolinea anche l’azione, come ad esempio nella storica scena della doccia. Senza la colonna sonora questo film non sarebbe lo stesso.
Serena Dal Cin (3 H)
Il genere del libro è il “diario”: Enrico, il protagonista, racconta i fatti avvenuti durante l’anno scolastico 1881- 82, nella terza classe della scuola municipale Sclopis di Torino.
Il maestro di Enrico è solo al mondo e considera gli alunni come suoi figli, sebbene siano tutti diversi tra loro: c’è Franti, il cattivo, privo di interessi, orfano di padre: per le sue malefatte finirà in un riformatorio; c’è De Rossi, il primo della classe, intelligente e buono; Garrone, l’amico di tutti che protegge i deboli e fa rispettare la giustizia; Coretti, lo studente-lavoratore che si addormenta in classe perché, prima delle lezioni, ha già scaricato quintali e quintali di legna. Sono molti i sentimenti presenti nel libro. Innanzitutto c’è l’amore per la patria, portato come esempio in continuazione, che a noi fa un po’ ridere, ma bisogna ricordare che il libro è stato scritto subito dopo l’unità d’Italia. Tutti sono orgogliosi di aver combattuto per l’unità nazionale; i protagonisti del Risorgimento sono ritenuti eroi.
Un valore che l’autore sottolinea è l’importanza dell’istruzione, in una società che vuole migliorarsi; in realtà mi ha fatto un certo effetto vedere ragazzi che fanno tanti sacrifici per poter andare a scuola e studiare…Noi faremmo altrettanto? Io ho visto anche il telefilm che ne è stato tratto e che ha avuto come protagonisti principali gli attori Giulio Scarpati, Leo Gullotta ed Anna Valle. Devo dire che il film ha rispettato abbastanza i contenuti del libro e mi sono piaciuti entrambi. Comunque, consiglio a tutti voi di leggere “Cuore” perché è appassionante e piacevole e mi ha fatto riflettere. Detto questo, non mi resta che augurarvi buona lettura! Sara (II G)
Consiglio questo libro di Michael Chrichton agli amanti delle specie estinte ed anche ai perpetui annoiati, perché se solo inizieranno a leggerlo non riusciranno più a distogliere gli occhi dal testo fino alla fine della storia!!!
Sara Sandri (2 H) Dopo una lunga attesa, finalmente è uscito sugli schermi, a Natale, il primo film (dei tre previsti) tratto dal libro dello scrittore sudafricano di origine inglese John Tolkien “il Signore degli Anelli”. Il film, così come il libro, tratta dell’eterna lotta fra il bene e il male in un magico mondo popolato di elfi, maghi, nani, hobbit e tante altre creature fantastiche che si mescolano agli umani in una spettacolare serie di avventure. Protagonista della saga è il coraggioso giovane hobbit Frodo, affiancato dai suoi tre amici Sam, Merry e Pipino.
Sara Sandri (2 H) |
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