Il solo entrare e sedermi sulle gradinate mi ha fatto provare un’immensa emozione: era come trovarsi all’improvviso in un’altra dimensione, dove la musica e gli effetti di luce facevano battere il cuore. Sentivo una strana sensazione dentro di me nel vedere le gradinate gremite di scolaresche impazienti per l’inizio della lezione di educazione stradale: sapevamo tutti, ormai, che ci sarebbero state grandi sorprese! Fin dall’inizio, infatti, sono stato colpito dal gran numero di spettatori, dal momento che non mi aspettavo che tante scuole avrebbero partecipato a questa lezione, ma non avevo tenuto conto che l’iniziativa, appena alla sua terza edizione, si estendeva a tutta la provincia di Treviso. Vari esperti si sono susseguiti e ci hanno spiegato l’importanza della prudenza per quanto concerne la velocità nelle strade, aiutandoci a capire le conseguenze di gesti troppo spericolati e, grazie all’impiego di filmati semplici ma efficaci, ci hanno reso consapevoli di come dobbiamo comportarci per non correre rischi. La nostra attenzione e i nostri applausi più calorosi sono stati tutti rivolti ai nostri “idoli” che ci hanno mostrato le tute da pilota, gli stivaletti e soprattutto il casco che hanno più volte elogiato per la sua vitale importanza. La mattinata è proseguita con alcuni simpatici comici e un prestigiatore che si è esibito nei suoi giochi travestendosi di volta in volta in modo diverso. Anche noi ragazzi siamo stati coinvolti in alcuni giochi e così una mattinata che si preannunciava coma una consueta lezione si è rivelata invece divertente e istruttiva. Inoltre va ricordato che alcuni di noi sono diventati protagonisti; era stato indetto un concorso aperto a tutte le scuole dove bisognava realizzare un soggetto simbolo delle prudenza che si deve tenere per strada. La mia classe non ha partecipato, e questo mi è dispiaciuto molto, comunque ci siamo rifatti con un tifo strepitoso verso i vincitori. Tutti i nostri applausi sono andati a un bambino che frequenta la scuola elementare di Mansuè, Matteo Marcon, che si è classificato addirittura al secondo posto! Non nascondo che ho provato un po’ d’invidia verso i vincitori, sia perché erano premiati dai nostri campioni, sia perché i loro disegni si possono vedere nei calendari che gli organizzatori hanno consegnato ad ogni classe presente quel giorno. La lezione mi è piaciuta molto, perché ho potuto imparare, divertendomi, cose importanti sulla sicurezza stradale. Michele (2 H) Cari ragazzi, quest’anno a metà novembre sono iniziate le attività opzionali. È stata una novità non solo per me, ma anche per tutta la scuola, compresi gli insegnanti. C’erano diverse attività di laboratorio che si potevano scegliere, tra le quali: l’informatica, lo sport, l’educazione stradale, il cartonaggio, la ceramica, ecc. Una delle attività alle quali io ho partecipato, insieme ad altri compagni, è stata l’educazione stradale, che si è rivelata interessante e utile per tutti. La nostra insegnante è stata la prof.ssa di Ed. Tecnica e il gruppo di lavoro era composto da ragazzi di prima, seconda e terza media. Questa esperienza mi ha aiutato a scoprire i pericoli che ci sono sulla strada e anche che ci sono delle regole che bisogna rispettare per una maggiore tranquillità e sicurezza di tutti. Abbiamo affrontato diversi argomenti tra i quali: il comportamento e le norme che devono rispettare i pedoni, i ciclisti, i motociclisti e gli automobilisti. Una delle regole che riguarda il pedone e che deve rispettare è quella di camminare sul marciapiede e, se questo non c’è, occorre stare sul margine sinistro della strada, al di fuori della carreggiata e in fila indiana; non si deve mai scendere dal marciapiede senza aver guardato con attenzione prima a sinistra e poi a destra e, se si deve attraversare la strada, bisogna utilizzare se ci sono, le strisce pedonali. Per camminare con la bicicletta bisogna, prima di tutto, che questa sia in perfette condizioni, cioè che funzionino freni, fanali, ruote, ecc. e poi si devono rispettare le regole come mantenere la destra, correre sulle piste ciclabili, guardare bene la segnaletica, moderare la velocità, rispettare i pedoni, non fare lo slalom come qualche volta succede all’uscita della scuola. Infatti molto spesso corriamo per le strade sparsi e disordinati, invece bisogna mettersi in fila indiana, senza fare manovre brusche e quando si cambia direzione bisogna sporgere il braccio a seconda se si svolta a destra o a sinistra. Alla fine del corso ci è stato assegnato un patentino, sul quale è stata scritta la valutazione finale che ognuno di noi ha conseguito frequentando questo laboratorio. Enrico (1 H) |
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