Anche noi alunni della stessa classe, residenti però
a Portobuffolè, abbiamo condotto una ricerca analoga, riguardante il
nostro Comune. Vogliamo qui illustrarvi i risultati delle nostre
indagini condotte consultando vari testi e, soprattutto, intervistando
persone in grado di soddisfare le nostre curiosità. I nomi delle vie
con la spiegazione della relativa origine sono stati riuniti per “categorie”.
Ecco innanzitutto un elenco delle vie di
Portobuffolè:
Alcune di queste vie sono dedicate a “personaggi
famosi”, che noi abbiamo cercato di conoscere meglio.
Margherita di Savoia: fu regina d’Italia.
Figlia del Duca di Genova, sposò nel 1868 il cugino Umberto, futuro re
Umberto I di Savoia, dal quale ebbe un figlio, poi re col nome di
Vittorio Emanuele III. Fondò varie istituzioni culturali e si
interessò di beneficenza, in particolare della Croce Rossa.
Giuseppe Verdi (Busseto 1813 – Milano 1901): è
un grandissimo compositore italiano, famoso in tutto il mondo. Il suo
primo grande successo fu Nabucco, rappresentato alla Scala di
Milano nel 1842; in quest’opera il celebre coro degli Ebrei in esilio
a Babilonia Va’ pensiero su l’ali dorate divenne il simbolo
degli Italiani sottomessi agli Austriaci e perciò alimentò negli animi
lo spirito patriottico e risorgimentale. Verdi divenne il simbolo
vivente del Risorgimento, tanto che la scritta W VERDI, sui muri di
Milano, significava W Vittorio Emanuele Re d‘Italia. Altri successi
del compositore bussetano, ancora costantemente rappresentati nei più
grandi teatri del mondo sono: Rigoletto, Il trovatore, La Traviata,
Don Carlos, Macbeth, La forza del destino e Un ballo in maschera. Nel
1871 al teatro dell’Opera del Cairo, in occasione delle celebrazioni
nazionali egiziane per l’apertura del Canale di Suez, Verdi fece
rappresentare Aida. Nel 1874 compose, in memoria di Alessandro
Manzoni, la Messa da requiem. I suoi ultimi capolavori furono Otello
e Falstaff, su soggetti tratti dal teatro di Shakespeare.
Guglielmo Marconi (Bologna 1874 – Roma 1973):
è conosciuto come il padre delle comunicazioni senza fili. Notizie
dettagliate le troverete nel numero di Marzo 2002 del nostro giornalino.
Giuseppe Garibaldi (Nizza 1807 – Caprera 1882):
è stato un militare e uomo politico legato alle vicende del nostro
Risorgimento. Nel ‘48 combattè nella Prima guerra d’Indipendenza e
partecipò alla difesa della Repubblica Romana nel ‘49. Per liberare l’Italia
dallo straniero e per unificarla, organizzò nel 1860 la Spedizione dei
Mille. Liberato il Regno delle Due Sicilie, con lo storico incontro di
Teano, cedette i territori liberati al re di Piemonte Vittorio Emanuele
II di Savoia, primo re d’Italia.
Beccaro era un commerciante francese che nel ‘300
lasciò i propri beni ad un ospedale.
Sandro Pertini: è stato un importante
uomo politico italiano, nato nel 1896 in provincia di Savona e morto a
Roma nel 1990. Per le sue idee politiche, durante il fascismo fu
costretto all’esilio e nel 1927 fu arrestato e condannato a quindici
anni di carcere. Fu liberato nel 1943 e prese parte alla Resistenza. Fu
eletto membro della Costituente e fu sempre rieletto al Parlamento nelle
legislature successive. Nel 1968 e nel 1972 fu presidente della Camera
dei Deputati. Dal 1978 al 1985 fu Presidente della Repubblica Italiana.
Da Molin è una famiglia che ha lasciato parte
dei propri beni per un fondo a beneficio dei giovani che si dovevano
sposare e non disponevano dei mezzi necessari per farlo.

Businello è una famiglia patrizia che ha fatto
delle donazioni ai poveri.
Papa Luciani è stato Vescovo della nostra
Diocesi e poi Papa con il nome di Giovanni Paolo I. Una biografia più
completa la potete trovare nel numero di Marzo 2002 del nostro
giornalino.
Vittorio Emanuele II: fu l’ultimo re di
Sardegna e il primo re d’Italia. Figlio di Carlo Alberto, partecipò
alla guerra d’indipendenza del 1848-49. Aderì agli indirizzi politici
di Cavour, suo primo ministro, e incoraggiò la spedizione dei Mille di
Garibaldi del 1860, alla quale invece Cavour era contrario. Fu salutato
Re d’Italia da Garibaldi nello storico incontro di Teano ed assunse
ufficialmente il nome di “Re d’Italia” con una legge promulgata il
17 marzo 1861. Morì nel 1878.
Giacomo Puccini: è un compositore
italiano nato a Lucca nel 1858 e morto a Bruxelles nel 1924.
Appartenente ad una famiglia di musicisti, studiò al conservatorio di
Milano ed incontrò uno strepitoso successo già con la sua prima opera
“Le Villi” nel 1884. È diventato celebre soprattutto con le opere Manon
Lescaut, La Bohème, Tosca, Madama Butterfly, Suor Angelica, Gianni
Schicchi, La fanciulla del West e Turandot. Quest’ultima, la sua
opera più famosa, è stata lasciata incompiuta a causa della morte e fu
rappresentata postuma nel 1926 alla Scala.
Vincenzo Contratti: fu un tenente pilota, morto a
soli 25 anni. Torinese di nascita, faceva parte dell’87a
squadriglia della Serenissima, famosa per audaci azioni di guerra. A
pochi giorni dalla liberazione, il 28 ottobre 1918, mentre inseguiva il
nemico, fu colpito da una raffica della contraerea e precipitò sul Pra
dei Gai, presso Ghirano. Ora riposa nel cimitero di Portobuffolè e
sulla sua tomba è scritto un proclama di Gabriele D’Annunzio.
Altre
vie di Portobuffolè prendono il nome dalla presenza di particolari
costruzioni:
Borgo Servi: prende il nome dalla basilica
e dal convento dei Servi di Maria che un tempo si trovavano in questa
zona.
Calle Fabbri: all’epoca della Repubblica di
Venezia in questa via c’erano laboratori di artigiani, tra cui molti
fabbri.
Via Giustiniani: prende il nome dalla
villa costruita come residenza estiva dalla nobile famiglia veneziana
dei Giustiniani.
Via Ponte Maron: deve il suo nome alla presenza
di un ponte sotto cui scorre il fiume Maron.
Via Chiesa: è una via che si trova nei
pressi della chiesa.
Via Provinciale: è una strada costruita
dalla provincia.
Nomi antichi, legati ad eventi storici o a
particolari caratteristiche fisiche del territorio in passato hanno le
seguenti vie:
Via Roma: ricorda la conquista di Roma da parte
del Regno d’Italia nel 1870, attraverso la breccia di Porta Pia
Via Settimo: deriva da “Septimum”, primo
villaggio preistorico scoperto dai romani, distante sette miglia da
Opitergium, l’odierna Oderzo.
Via Resteggia: accanto scorre il fiume Resteggia.
Via Bastie: in questa zona c’erano i bastioni,
cioè fortificazioni fatte di terra e mattoni che si costruivano negli
angoli dei castelli e delle fortezze.
Via Roverat: un tempo vi cresceva un bosco
di roveri.
Via Faè: anche qui c’era un bosco, in
particolare di faggi.
Via Ronche: in passato vi sorgeva un bosco
dove i contadini andavano a tagliare legna, utilizzando uno strumento
chiamato “ronche” (probabilmente le attuali “roncole”).
Via Calbassa: è una strada in pendenza, che va
calando verso il basso.
Via Rivapiana: è una via che scorre in piano
verso il fiume Livenza.
Via San Prosdocimo: dedicata al patrono del
paese.
Via San Marco: anche questa dedicata al patrono
del paese.
Piazzale San Giuseppe: nel ‘300 in quella zona
si trovavano le botteghe degli artigiani che hanno chiamato così il
piazzale per dedicarlo al santo patrono dei lavoratori.
Via Ponte Crede: era un antico ponte, poi
distrutto perché in rovina e anche per costruire la strada provinciale.
I campi vicini a dove sorgeva il ponte sono ricchi di creta e l’alzata
originaria del ponte era costituita proprio di creta battuta. Nel
linguaggio locale “crede” significa “creta”.
a cura di Valentina Moras e Filippo (2^ G)
con la collaborazione di don Bruno, Parroco di
Portobuffolè