In seguito alla visita al “Gazzettino”, noi
ragazzi di 3^H abbiamo deciso di fare delle interviste a parenti e amici
per cercare di capire quanto e come sia diffusa nelle nostre famiglie e
quindi nella nostra realtà locale la lettura dei quotidiani. Abbiamo
svolto tre diversi sondaggi: innanzi tutto noi alunni della classe
abbiamo risposto ad un questionario, poi ne abbiamo rivolto uno ai tre
edicolanti di Mansuè e di Portobuffolè, quindi abbiamo scelto un
campione eterogeneo di 56 persone a cui abbiamo posto una serie di
domande.
Siamo venuti così a conoscenza che nella maggioranza
delle nostre case si legge veramente poco, come si vede molto bene dal
grafico, e che in famiglia non si discute quasi mai su un articolo di
giornale.
Un articolo di giornale, inoltre, viene raramente
letto dall’inizio alla fine e noi ragazzi leggiamo soprattutto riviste
dedicate alla nostra fascia d’età come “Cioè”, “Ragazza
Moderna”, “Tutto Musica” e “Il Giornalino” e,
dei quotidiani, ci interessano soprattutto gli articoli che
parlano di fatti di cronaca nera o le notizie sportive. Gli articoli
invece che leggiamo con maggiore difficoltà sono quelli di politica e
di economia, perché sono scritti con un linguaggio troppo difficile, ci
appaiono lunghi e noiosi e affrontano argomenti per noi troppo
complicati.
A nostro parere però i giornali sono molto utili e
dovrebbero essere letti anche da chi si informa attraverso la
televisione.
Secondo noi, quello che viene pubblicato nei giornali
non è mai del tutto vero, o quantomeno è “interpretato” dai
giornalisti spesso sulla base delle loro posizioni politiche e per
questo riteniamo che si dovrebbero confrontare le notizie riportate da
vari quotidiani e da diversi Tg, cioè ascoltare o leggere diverse
versioni della stessa notizia. L’ 80% di noi pensa che la lettura dei
quotidiani sia fondamentale per essere cittadini a tutti gli effetti,
delle persone cioè in grado di capire la realtà che le circonda e
quindi di fare delle scelte più consapevoli.
Abbiamo poi proposto delle domande sulla lettura dei
quotidiani alle 56 persone del nostro campione e abbiamo analizzato i
dati raccolti secondo diversi criteri quali sesso, fasce d’età,
livello di scolarizzazione e professione, per comprendere meglio il
rapporto tra lettura dei quotidiani e situazione sociale e culturale
degli intervistati.
Abbiamo rilevato che su 30 maschi ci sono solo 3
lettori abituali, 18 lettori saltuari e 9 non lettori, mentre tra le 26
femmine 8 sono lettrici abituali, 13 saltuarie e 5 non lettrici.
Inoltre i lettori abituali prevalgono nella fascia di
coloro che hanno tra i 18 e i 27 anni, mentre il 74% degli intervistati
tra i 40 e i 60 anni sono risultati lettori saltuari. Per quanto
riguarda il titolo di studio, coloro che hanno la licenza media o il
diploma di maturità sono prevalentemente lettori saltuari, mentre i
laureati sono per l’80 % lettori abituali. La percentuale maggiore di
non lettori, il 48%, si ha tra coloro che sono in possesso solo della
licenza elementare. I lettori abituali prevalgono tra insegnanti e
impiegati, i lettori saltuari sono soprattutto operai, agricoltori,
pensionati e casalinghe, mentre i non lettori sono più numerosi tra gli
studenti e i pensionati. Quindi le donne leggono più degli uomini,
così come le persone in possesso di un titolo di studio e quindi di un
livello di istruzione più elevato.
Per concludere abbiamo intervistato gli edicolanti di
Mansuè e di Portobuffolè che ci hanno detto che, secondo loro, i
luoghi in cui si vendono più quotidiani sono le strade delle grandi
città ma, nonostante questo, anche nei nostri paesi basta essere in una
posizione favorevole come la loro (si trovano tutti vicini o all’interno
di servizi importanti), per vendere una buona quantità di giornali,
pari a circa un centinaio di copie al giorno. Ogni mattina tra le 6:30 e
le 7:00 circa, tramite un’agenzia di distribuzione, i giornali
arrivano alle edicole e, quelli non venduti, vengono restituiti il
giorno dopo.
I giornali più venduti qui da noi, sono:“ Il
Gazzettino”, “La Tribuna”, “Il Corriere della Sera”, ”La
Gazzetta dello sport” e “La Repubblica”, ma tutte le testate
vengono messe bene in vista perché possano essere acquistate.
Questi quotidiani, secondo i giornalai, sono i più
venduti perché, oltre ad essere testate “storiche” e ad avere una
grande diffusione a livello nazionale, trattano in modo più completo le
notizie. Le vendite maggiori si hanno la Domenica, il Lunedì e nei
giorni festivi, forse perché la gente ha più tempo, o per gli inserti
sportivi. Le notizie che suscitano più scalpore, e fanno vendere di
più, sono quelle che riguardano attentati o guerre.
Le notizie più lette sono quelle di cronaca locale e
di sport.
Il
formato di giornale preferito è quello tradizionale e i giornali
vengono scelti a seconda della cultura e della professione dei lettori.
Secondo gli edicolanti, in Italia si leggono meno quotidiani che negli
altri Paesi Europei, per motivi di cultura, perché la televisione ci
comunica le notizie in tempo reale e perché non siamo stati abituati a
leggerli fin da piccoli. Le soluzioni che suggeriscono per aumentare la
lettura dei quotidiani, sono di iniziare a leggerli fin dalle
elementari, e di far proseguire quest’attività anche ai successivi
gradi d’istruzione, senza però fare distinzioni di testata, e di fare
più pubblicità alla lettura.
Alice e Gabriele (3^H)