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Anno 2001
Anno 2002

In seguito alla visita al “Gazzettino”, noi ragazzi di 3^H abbiamo deciso di fare delle interviste a parenti e amici per cercare di capire quanto e come sia diffusa nelle nostre famiglie e quindi nella nostra realtà locale la lettura dei quotidiani. Abbiamo svolto tre diversi sondaggi: innanzi tutto noi alunni della classe abbiamo risposto ad un questionario, poi ne abbiamo rivolto uno ai tre edicolanti di Mansuè e di Portobuffolè, quindi abbiamo scelto un campione eterogeneo di 56 persone a cui abbiamo posto una serie di domande.

Siamo venuti così a conoscenza che nella maggioranza delle nostre case si legge veramente poco, come si vede molto bene dal grafico, e che in famiglia non si discute quasi mai su un articolo di giornale.

Un articolo di giornale, inoltre, viene raramente letto dall’inizio alla fine e noi ragazzi leggiamo soprattutto riviste dedicate alla nostra fascia d’età come “Cioè”, “Ragazza Moderna”, “Tutto Musica” e “Il Giornalino” e, dei quotidiani, ci interessano soprattutto gli articoli che parlano di fatti di cronaca nera o le notizie sportive. Gli articoli invece che leggiamo con maggiore difficoltà sono quelli di politica e di economia, perché sono scritti con un linguaggio troppo difficile, ci appaiono lunghi e noiosi e affrontano argomenti per noi troppo complicati.

A nostro parere però i giornali sono molto utili e dovrebbero essere letti anche da chi si informa attraverso la televisione.

Secondo noi, quello che viene pubblicato nei giornali non è mai del tutto vero, o quantomeno è “interpretato” dai giornalisti spesso sulla base delle loro posizioni politiche e per questo riteniamo che si dovrebbero confrontare le notizie riportate da vari quotidiani e da diversi Tg, cioè ascoltare o leggere diverse versioni della stessa notizia. L’ 80% di noi pensa che la lettura dei quotidiani sia fondamentale per essere cittadini a tutti gli effetti, delle persone cioè in grado di capire la realtà che le circonda e quindi di fare delle scelte più consapevoli.

Abbiamo poi proposto delle domande sulla lettura dei quotidiani alle 56 persone del nostro campione e abbiamo analizzato i dati raccolti secondo diversi criteri quali sesso, fasce d’età, livello di scolarizzazione e professione, per comprendere meglio il rapporto tra lettura dei quotidiani e situazione sociale e culturale degli intervistati.

Abbiamo rilevato che su 30 maschi ci sono solo 3 lettori abituali, 18 lettori saltuari e 9 non lettori, mentre tra le 26 femmine 8 sono lettrici abituali, 13 saltuarie e 5 non lettrici.

Inoltre i lettori abituali prevalgono nella fascia di coloro che hanno tra i 18 e i 27 anni, mentre il 74% degli intervistati tra i 40 e i 60 anni sono risultati lettori saltuari. Per quanto riguarda il titolo di studio, coloro che hanno la licenza media o il diploma di maturità sono prevalentemente lettori saltuari, mentre i laureati sono per l’80 % lettori abituali. La percentuale maggiore di non lettori, il 48%, si ha tra coloro che sono in possesso solo della licenza elementare. I lettori abituali prevalgono tra insegnanti e impiegati, i lettori saltuari sono soprattutto operai, agricoltori, pensionati e casalinghe, mentre i non lettori sono più numerosi tra gli studenti e i pensionati. Quindi le donne leggono più degli uomini, così come le persone in possesso di un titolo di studio e quindi di un livello di istruzione più elevato.

Per concludere abbiamo intervistato gli edicolanti di Mansuè e di Portobuffolè che ci hanno detto che, secondo loro, i luoghi in cui si vendono più quotidiani sono le strade delle grandi città ma, nonostante questo, anche nei nostri paesi basta essere in una posizione favorevole come la loro (si trovano tutti vicini o all’interno di servizi importanti), per vendere una buona quantità di giornali, pari a circa un centinaio di copie al giorno. Ogni mattina tra le 6:30 e le 7:00 circa, tramite un’agenzia di distribuzione, i giornali arrivano alle edicole e, quelli non venduti, vengono restituiti il giorno dopo.

I giornali più venduti qui da noi, sono:“ Il Gazzettino”, “La Tribuna”, “Il Corriere della Sera”, ”La Gazzetta dello sport” e “La Repubblica”, ma tutte le testate vengono messe bene in vista perché possano essere acquistate.

Questi quotidiani, secondo i giornalai, sono i più venduti perché, oltre ad essere testate “storiche” e ad avere una grande diffusione a livello nazionale, trattano in modo più completo le notizie. Le vendite maggiori si hanno la Domenica, il Lunedì e nei giorni festivi, forse perché la gente ha più tempo, o per gli inserti sportivi. Le notizie che suscitano più scalpore, e fanno vendere di più, sono quelle che riguardano attentati o guerre.

Le notizie più lette sono quelle di cronaca locale e di sport.

Il formato di giornale preferito è quello tradizionale e i giornali vengono scelti a seconda della cultura e della professione dei lettori. Secondo gli edicolanti, in Italia si leggono meno quotidiani che negli altri Paesi Europei, per motivi di cultura, perché la televisione ci comunica le notizie in tempo reale e perché non siamo stati abituati a leggerli fin da piccoli. Le soluzioni che suggeriscono per aumentare la lettura dei quotidiani, sono di iniziare a leggerli fin dalle elementari, e di far proseguire quest’attività anche ai successivi gradi d’istruzione, senza però fare distinzioni di testata, e di fare più pubblicità alla lettura.

Alice e Gabriele (3^H)