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Undici
di noi ragazzi della scuola media di Mansuè, dagli ultimi giorni di Febbraio
agli ultimi di Maggio, dalle 14.00 alle 15.30 di ogni Giovedì (salvo i giorni
festivi), per un totale di 25 ore, abbiamo scelto di partecipare ad un
laboratorio per imparare l’arte del “cartonaggio”. Questo corso è stato
tenuto dalla signora Laura, un’abile artigiana esperta in questo campo, alla
quale si affiancava la prof.ssa di Ed. Tecnica, Monsellato, che noi tutti
conosciamo. Questo laboratorio si proponeva di sviluppare in noi alunni
capacità operative, manuali e soprattutto creative. Ci siamo cimentati nella
realizzazione di alcuni elaborati fatti con carta di vario tipo, come
cartoncino, cartone e carta crespa. Abbiamo utilizzato anche altro materiale, ad
esempio uova di cera, forbici, bastoncini da spiedini, ciotole di plastica,
sabbia per i criceti, ecc…L’attività si svolge seguendo un iter preciso:
prima si procede all’ideazione dell’oggetto da realizzare attraverso un
disegno, poi si piega opportunamente la carta, la si taglia e si posizionano gli
eventuali altri oggetti procedendo ad incollarli con la colla Vinavil, se
necessario. Ed ecco che il lavoro è finito! Molto semplice, no? Tra i vari
lavori fatti ci sono: centri tavola pasquali con candele, fiori colorati come
narcisi, tulipani bucaneve, e forsizie, colombe con i fiori di pesco, animaletti
come gattini, maialini, e ancora campanelle, biglietti d’auguri, agendine…
Tutte queste attività ci hanno permesso di sviluppare la nostra manualità: ci
siamo infatti accorti che, all’inizio, le mani non facevano proprio quello che
noi volevamo, ma combinavano pasticci!! A poco a poco, invece, anche i lavori
più complessi ci riuscivano con una certa facilità. Al termine di questo corso
noi alunni partecipanti riceveremo un attestato di frequenza, cioè, per chi non
avesse capito, un attestato che conferma la nostra partecipazione a queste
attività, che servirà come “credito” scolastico.
Francesca, Jenny e Rita (II G) con Stefania (III G)

 
Vi
vogliamo parlare di un laboratorio d’arte musiva in altre parole di mosaico.
Esso si è svolto, presso la nostra scuola media, dagli inizi di marzo alla fine
di maggio, il martedì pomeriggio per 10 lezioni della durata di tre ore
settimanali. Le lezioni sono state tenute dal nostro professore di Ed.
Artistica, Erboso, con la collaborazione di Sara Bison, esperta in questo campo.
Il corso è stato organizzato dalla Confartigianato che ci ha fornito i
materiali e l’attrezzatura.
Il mosaico è un’antica forma d’arte che risale ai Romani e che ebbe grande
sviluppo nell’arte cristiana dei primi secoli. Ricordiamo, ad esempio, gli
splendidi mosaici di Ravenna. L’arte musiva consiste nel realizzare immagini o
figure servendosi anziché dei colori tradizionali, di tessere colorate. Queste
possono essere di legno, pietra, marmo, vetro, carta ecc.…. In queste lezioni
si è praticato, all’inizio, un mosaico molto facile, per imparare a tagliare
le pietre di vetro con la tenaglia, poi un altro mosaico un po’ più
difficile, utilizzando come base un segno zodiacale. Prima di tutto abbiamo
preso una tavoletta di legno dove abbiamo disegnato un segno zodiacale. Poi
abbiamo preparato le tessere della forma più adeguata scegliendo, naturalmente,
anche il colore, infine abbiamo preparato la colla adatta mescolando la polvere
collante con d’acqua. Servendoci della colla abbiamo posizionato le tessere,
costruendo il nostro mosaico. Dopo lunghe e faticose lezioni, abbiamo terminato
i lavori, che saranno esposti nella mostra di fine anno scolastico. Per me quest’attività
è stata molto bella e creativa. Mattia Sarri (III G)


Nelle ore di Ed. Artistica, con il professor Erboso, alcuni alunni delle varie
classi, hanno cominciato un’attività delicata e complessa, mirata alla
realizzazione di oggetti di ceramica. L’idea è partita dal professore stesso
che, essendo un appassionato di ceramica, ha voluto sperimentare questa nuova
tecnica con il nostro aiuto. Quest’attività è durata per la maggior parte
dell’anno scolastico, poiché i tempi di realizzazione dei vari oggetti sono
piuttosto lunghi.
Per realizzare oggetti di ceramica il procedimento prevede tre fasi di lavoro.
la prima fase porta alla realizzazione degli oggetti “al grezzo”. All’inizio
dell’anno, il professore ha acquistato un sacco di gesso e dei piatti
necessari per fare gli stampi degli oggetti da realizzare: targhe per l’indicazione
delle varie classi (I G, II G III G …), ciotole per mettere il colore, piccoli
cofanetti con i loro rispettivi coperchi, angioletti e acquasantiere. Diego V. e
Erich, di III G, hanno impastato il gesso in una bacinella molto grande. Hanno
preparato anche la creta, che poi è stata racchiusa in uno strato di cellofan
in modo che non si seccasse. Il professore, con l’aiuto di altri ragazzi, ha
messo il gesso nei piatti di varie grandezze e, quand’era ancora liquido, ha
introdotto gli stampini di legno precedentemente preparati. Una volta
condensatosi il gesso, all’interno delle sagome che gli stampini avevano
lasciato nel gesso stesso, è stata messa la creta liquida (detta “barbottina“),
lasciandola asciugare per un paio d’ore. Una volta asciutta Nicola, Diego ed
Erich l’hanno levigata con la carta vetrata fina. Dopo tutto questo
procedimento gli stampini erano pronti per essere infornati. Una volta cotti,
Stefania, Lisa e Diego B. li hanno riposti in uno scaffale vicino al forno. La
seconda fase del lavoro prevede la decorazione dei pezzi cotti, con dei colori
in polvere che devono essere stemperati in acqua. Per le decorazioni abbiamo
preso spunto dal libro di ceramica del professore, colorando poi i soggetti
disegnati a nostro piacere. I decori sono stati soprattutto a soggetti floreali.
La decorazione è una fase molto delicata del lavoro, perché si deve stare
molto attenti a non sbagliare, ad amalgamare bene il colore e a distribuirlo in
modo uniforme, altrimenti si formano grumi cromatici di tonalità diversa. Per
fortuna, un po’ alla volta abbiamo imparato e le decorazioni si sono fatte via
via più belle. Finita la seconda fase, che è stata piuttosto lunga, il
professore ha coperto tutti i pazzi con la cristallina, una polvere bianca
stemperata anch’essa con l’acqua. Subito dopo li ha riposti in forno per una
seconda cottura, al termine della quale abbiamo potuto osservare il cambiamento
dei vari colori. Al termine della cottura gli oggetti erano pronti per essere
messi in mostra e venduti. Il ricavato della vendita ci servirà, il prossimo
anno per l’acquisto del materiale necessario a questa attività che per noi è
stata molto interessante e piacevole. Grazie ad essa abbiamo imparato molte cose
sull’ideazione, sulla progettazione e sulla realizzazione di un oggetto di
creta.
Alice (III H), Lisa e Stefania (III G)

Fra
i vari manufatti realizzati nel corso dell’anno scolastico con la tecnica
della ceramica, particolare importanza riveste la “Porta Santa”, costituita
da 16 formelle di soggetto ispirato all’Antico e al Nuovo Testamento. Le
formelle sono state eseguite con la tecnica della ceramica a rilievo, pertanto
sono delle vere e proprie sculture che riproducono, con una certa fedeltà, le
formelle originali della Porta Santa romana. Al lavoro hanno partecipato varie
classi (seconde e terze) e soprattutto i ragazzi dotati di buona manualità, per
un periodo lungo quasi un quadrimestre. La realizzazione di tale lavoro ha avuto
bisogno di varie fasi: ad una prima fase (scultorea) è seguita una seconda fase
(la cottura biscotto) ed infine la terza fase della patinatura bronzea. Quest’ultima
è stata eseguita nel modo che segue: viene stesa sul biscotto (che è il lavoro
ceramico dopo la prima cottura) una soluzione di gommalacca ed alcool, miscelata
con pigmento colorante verde. Una volta che la soluzione si è essiccata, con
uno straccio intriso di alcool viene rimossa la patina formatasi sulle formalle,
la quale rimarrà attaccata al “biscotto” solo nelle parti incavate,
lasciando così, una sfumatura verdastra tipica dell’ossido di rame. Il lavoro
finito, è esposto nell’atrio della scuola media e vi invitiamo a venire a
vederlo in occasione della festa di fine anno scolastico che si terrà il
prossimo
SABATO 9 GIUGNO DALLE 8.30 ALLE 12.30.
Saranno esposti anche tutti gli altri lavori in ceramica
realizzati dai ragazzi della nostra scuola.
a cura del prof. Saverio Erboso


Durante il primo quadrimestre, noi ragazzi della classe III H
abbiamo svolto un laboratorio sull’orientamento scolastico. L’attività
veniva effettuata durante la prima ora del martedì pomeriggio, nell‘ambito
del Tempo Prolungato. Gli obiettivi che si prefiggeva questo tipo di laboratorio
sono stati principalmente sei:
1. CONOSCERE IL MONDO DEL LAVORO;
2. CONOSCERE L’ORG. SCOLASTICA ITALIANA;
3. IMPARARE AD AUTOVALUTARSI;
4. IMPARARE A FARE PROGETTI;
5. IMPARARE A RACCOGLIERE INFORMAZIONI;
6. IMPARARE A SCEGLIERE.
Il pieno e completo raggiungimento di questi obiettivi ha
consentito a noi allievi di fare una scelta consapevole e, per quanto possibile,
matura, della scuola superiore.
Le fasi di svolgimento del laboratorio sono state due.
Durante la prima fase abbiamo svolto, discusso e commentate
delle schede. In esse veniva presentato il mondo del lavoro, il sistema
scolastico italiano, si facevano dei test attitudinali che hanno permesso una
maggiore conoscenza di sé, si parlava dell’importanza dei progetti e si
sottolineava la differenza fra sogni e realtà. Questa fase è stata molto
importante perché ci ha fatto conoscere in maniera chiara ed approfondita, gli
elementi essenziali per fare una scelta consapevole.
Durante la seconda fase, abbiamo effettuato alcune visite
guidate presso istituti superiori e laboratori artigianali. La scelta dell’istituto
o degli istituti da visitare non è stata casuale, bensì in linea col risultato
dei test eseguiti a scuola. Ogni istituto visitato ha cercato di mettere in
evidenza i propri aspetti positivi sorvolando su quelli negativi: per questo la
nostra scelta ci potrebbe riservare qualche sorpresa.
Complessivamente questo laboratorio mi è stato di grande
aiuto, perché mi ha permesso di acquisire le conoscenze necessarie per
affrontare la dura scelta che mi aspettava.
Isabella Grandin (III H) |