
Quest’anno ho
passato le mie vacanze in Sardegna, isola molto “celebrata” per il
suo limpidissimo mare e le sue meravigliose spiagge. Percorrendo un
lungo tratto di costa, il primo giorno ci siamo recati in una baia
chiamata Cala la Volpe, in provincia di Sassari. Questa baia è
piccolissima e molto carina per la sua forma a semicerchio arricchito da
calette un po’ nascoste.
La Sardegna ha anche alcune famose grotte come quella
del Nettuno a Capo Caccia e quella del Bue Marino a Cala Gonone. La
grotta del Bue Marino prende il suo nome dal fatto che, fino a poco
tempo fa, era popolata dalle foche monache.
In Sardegna esistono anche dei siti nuragici unici al
mondo, che risalgono circa al 2000 a.C. I nuraghi sono torri o vere e
proprie fortezze costruite con grossi blocchi di pietra rozzamente
squadrati e possono arrivare all’altezza di 18-20 metri, con probabile
funzione di difesa. Nonostante le lunghe ricerche e gli accurati studi,
ancora non si sa con certezza quale origine potesse avere il popolo che
costruì questi manufatti e li abitò fino all’arrivo dei Romani e, in
alcuni casi, anche dopo.
Abbiamo visitato le città più importanti e quella
che mi ha colpito di più è stata Alghero. Essa riporta ancora molti
segni della dominazione spagnola ed in particolare i nomi delle vie che
sono scritti in italiano ed in spagnolo.
Il giorno più bello di questa mia vacanza è stato
quello trascorso a Villasimius, perché l’acqua era meravigliosa come
pure la sistemazione in campeggio. Con questo mio racconto vorrei dire
che questa regione mi è piaciuta tantissimo e che mi sono divertita
molto e che vi consiglio di andare a visitarla.
Valentina Moras (II G)