Carissima Andriana
Ieri speravamo di poter partire di qui sabato prossimo, ma
oggi il medico ci dice che sarebbe impossibile alla nostra cara malata di
mettersi in viaggio (per quanto breve) prima di lunedì. Si tratta infatti d’una
leggera bronchite e benché la stagione sia buona e la nostra Maria abbastanza
robusta, son mali che vanno trattati con infiniti riguardi. La sorte come vedi
è cattiva e non c’è che fa (come dicono i napoletani) ma purché
mia sorella guarisca presto e bene, non chiedo altro s’intende.
Ho ricevuto l’altrieri una lettera dello Zanella dove fra
le altre cose mi dice che gli si è "fitta nell’anima una certa voglia
di quiete e di silenzio che gli rende grave l’uscire dalle vecchie
abitudini."
Mi manda poi un sonetto che scrisse "in questo stato d’abbattimento"
e che forse avrà mandato anche a te ma che ad ogni modo ti ricopierò qua
dietro. Non dispero però di vederlo in un qualche giorno del maggio a Venezia
e allora uniremo le nostre forze per trattenerlo almeno una settimana. Hai
letto l’ultimo libro del Fogazzaro: Fedele.
Penso già che ora avrai meno tempo del solito per te;
molti artisti forestieri e italiani saranno giunti costì e avranno già
reclamato l’onore d’esserti presentati; poi gli amici, i conoscenti d’ogni
parte della nostra bella penisola i raccomandati e i raccomandantisi…Dio! Mi
par di vedere; il salotto Marcello affollato e animato più che mai; Madonna
cara e gentile come sempre, come sempre naturale e adorabile;…e un po’
di tempo per lei glielo lasciate si o no personcine indiscrete tra le
quali è una certa Vittoria che anche di lontano trova modo di rubarti i tuoi
minuti preziosi ? Ma ti voglio tanto bene anche, e s’è visto sempre
che il voler bene fortemente dà un certo diritto…come direi ? di tormentare
talora chi si ama. Ma basta e scusami la lunga lettera sconclusionata. Vado a
tanere un po’ di compagnia alla nostra malata che ti manda tanti saluti
teneri.
Baciami ti prego la Teodora cara e ricordami a tutti
i tuoi; te ne ringrazio vivamente in anticipazione. Voglimi un pochetto di
bene sempre e lasciatene volere un subbisso dalla
tua Vittoria