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Basalghelle

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21 APRILE 1887

L’indisposizione della sorella Maria spesso malata (morirà improvvisamente dopo ripetute crisi alla Casa di Cura san Giacomo di Verona il 7 aprile 1926 e sarà sepolta a Basalghelle nella tomba della famiglia Aganoor) la speranza di avere l’Abate Giacomo Zanella, già malaticcio, suo ospite a Venezia e a Basalghelle, la gioia di sentire che sono tanti i letterati illustri che "affollano" il salotto Marcello spingono Vittoria a "rubare" qualche minuto prezioso all’amica per parlare affettuosamente dei suoi problemi e in particolare di letteratura.


Basalghelle, 21 aprile 1887

Carissima Andriana

Ieri speravamo di poter partire di qui sabato prossimo, ma oggi il medico ci dice che sarebbe impossibile alla nostra cara malata di mettersi in viaggio (per quanto breve) prima di lunedì. Si tratta infatti d’una leggera bronchite e benché la stagione sia buona e la nostra Maria abbastanza robusta, son mali che vanno trattati con infiniti riguardi. La sorte come vedi è cattiva e non c’è che fa (come dicono i napoletani) ma purché mia sorella guarisca presto e bene, non chiedo altro s’intende.

Ho ricevuto l’altrieri una lettera dello Zanella dove fra le altre cose mi dice che gli si è "fitta nell’anima una certa voglia di quiete e di silenzio che gli rende grave l’uscire dalle vecchie abitudini."

Mi manda poi un sonetto che scrisse "in questo stato d’abbattimento" e che forse avrà mandato anche a te ma che ad ogni modo ti ricopierò qua dietro. Non dispero però di vederlo in un qualche giorno del maggio a Venezia e allora uniremo le nostre forze per trattenerlo almeno una settimana. Hai letto l’ultimo libro del Fogazzaro: Fedele.

Penso già che ora avrai meno tempo del solito per te; molti artisti forestieri e italiani saranno giunti costì e avranno già reclamato l’onore d’esserti presentati; poi gli amici, i conoscenti d’ogni parte della nostra bella penisola i raccomandati e i raccomandantisi…Dio! Mi par di vedere; il salotto Marcello affollato e animato più che mai; Madonna cara e gentile come sempre, come sempre naturale e adorabile;…e un po’ di tempo per lei glielo lasciate si o no personcine indiscrete tra le quali è una certa Vittoria che anche di lontano trova modo di rubarti i tuoi minuti preziosi ? Ma ti voglio tanto bene anche, e s’è visto sempre che il voler bene fortemente dà un certo diritto…come direi ? di tormentare talora chi si ama. Ma basta e scusami la lunga lettera sconclusionata. Vado a tanere un po’ di compagnia alla nostra malata che ti manda tanti saluti teneri.

Baciami ti prego la Teodora cara e ricordami a tutti i tuoi; te ne ringrazio vivamente in anticipazione. Voglimi un pochetto di bene sempre e lasciatene volere un subbisso dalla

tua Vittoria