Venezia, 5 novembre 1899
Vittoria si scusa dell’impossibilità di visitare a
Vicenza l’amico Fogazzaro con Giulio Cantalamessa (1846-1924) pittore e
critico d’arte che aveva conosciuto a La Vena d’Oro, rinomata località
bellunese ricca di sorgenti di acque per cure terapeutiche. Qui la poetessa
aveva soggiornato con la mamma dal 17 agosto al 14 settembre 1898 e conosciuto
l’ambiente salubre. Tale centro curativo era noto in tutta Europa, ed era
meta ricercata da tante personalità dell’epoca, persino il Kaiser Guglielmo
II e la Regina Margherita lo avevano frequentato.L’Aganoor nella sua lettera
parla anche di Giovanni Chiggiato (1876-1923), poeta e romanziere veneziano.
Vittoria ne ammirava le sue poesie giovanili “Rime dolenti” e il romanzo
“il figlio vostro”. Il giovane scrittore con “stoffa da poeta”, fa
visita alla poetessa a Villa Aganoor di Basalghelle nel ricordo caro della
mamma di lei, Giuseppina, sepolta nel cimitero di Basalghelle, mancata otto
mesi prima. A Giovanni Chiggiato e al figlio Dino è stato dedicato il famoso
rifugio del gruppo delle Marmarole, essendo egli esperto ed appassionato
alpinista del Cai di Venezia; anche sull’Antelao gli è stata dedicata una
vetta, Punta Chiggiato.
Venezia 5 Nov. '99
Eccellente amico Come Le avrà scritto il Cantalamessa
I'assenza di non so quale pittore, rende impossibile la sua gita per domani.
Venne a dirmelo tutto confuso aggiungendo che il suo pensiero era anche
contristato dalla certezza che ora la gita non sarebbe stata più possibile,
assentandosi Lei da Vicenza fin oltre il 15. lo lo consolai promettendogli
il buon tempo, cioè la temperatura mite anche oltre il 15, e sembrò
rasserenarsi... lo gli avevo scritto il mattino che per conto mio ero pronta,
essendo ormai escluso che mia sorella Angelica giunga domani, ma invece
aspettandola noi oggi. Voglio Ella sappia che non per colpa mia il
Cantalamessa differisce la sua visita.
A Basalghelle vide il Chiggiato che volle pietosamente
venire laggiù anche lui, rammentando la grande benevolenza che la povera
mamma aveva per lui. Udendo che sarei facilmente venuta a Vicenza presto,
m'incaricò di fervidi omaggi per Lei.
Glieli mando dunque per iscritto e un po' in ritardo a dir
vero. Mi ricordi alla sua gentilissima moglie e mi tenga per sua sempre devota
V. Aganoor
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