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Venezia, 24 novembre 1899

In questa lettera Vittoria ringrazia il Fogazzaro della stupenda accoglienza riservata a lei e a Giulio Cantalamessa, a Vicenza dalla moglie e dai figli, in particolare dalla piccola Maria al pianoforte con musica “suonata con tanto sentimento fine, nella loro villa “piena di sole”. A Maria che ha vissuto gli anni più intensi della sua vita consacrata, presso l’Istituto san Raffaele di Vittorio Veneto è stata dedicato una bella scultura all’aperto nel giardino della casa, al padre invece è stata dedicata la via Antonio Fogazzaro dove c’è l’edificio religioso.


Venezia 24 Nov. '99

Eccellente amico Se pure non seppi dirle niente di quanto avrei voluto, Ella capì non è vero? Certo capì quanto Le ero riconoscente dell'accoglienza così squisitamente gentile Sua e dei Suoi tutti; quanto godevo di essere tra loro, nella bella casa piena di sole, di cortesia, di fascino altissimo. Non scorderò mai la serena giornata; vedrò sempre, limpida nella memoria, la spianata là innanzi alla villa, con la bella linea di colli a destra e giù la pianura e il bel porticato più in là, verso "S.Bastian grande" e laggiù ancora la villa Tiepolesca, e la gradinata nel sole, e "Crispi“ che vien su tutto elegante, davvero come un ministro, solenne e simpatico, un po' diplomatico e molto buon diavolo, come a me parve. E poi, nel piccolo salotto raccolto, la cara Maria al piano, e io dietro ad ascoltarla, così commossa come non saprei dire, suscitandomi quella musica, suonata con tanto sentimento fine, non so quali remote rimembranze d'infanzia lontana, di giorni morti, non so dire. E poi dalla cara Gina, che ha negli occhi, nella fronte, nel sorriso tanta rivelazione di bontà completa! E i bimbi, e le parole e tutto tutto, mi tornerà sempre in mente luminoso e graditissimo come una visione di felicità.

Dica Lei La prego alla sua amabilissima Signora tutta la mia riconoscenza. Ne pregai già la cara Maria e tutt'e due mi siate interpreti cortesi.

Grazie ancora e ancora. Dev.ma Vittoria Aganoor.

Cantalamessa giunse quì benone e non fece che parlare alla sorella tutta la sera di lei e di loro con entusiasmo.