Eccellente amico Se pure non seppi dirle niente di quanto
avrei voluto, Ella capì non è vero? Certo capì quanto Le ero riconoscente
dell'accoglienza così squisitamente gentile Sua e dei Suoi tutti; quanto godevo
di essere tra loro, nella bella casa piena di sole, di cortesia, di fascino
altissimo. Non scorderò mai la serena giornata; vedrò sempre, limpida nella
memoria, la spianata là innanzi alla villa, con la bella linea di colli a
destra e giù la pianura e il bel porticato più in là, verso "S.Bastian
grande" e laggiù ancora la villa Tiepolesca, e la gradinata nel sole,
e "Crispi“ che vien su tutto elegante, davvero come un ministro,
solenne e simpatico, un po' diplomatico e molto buon diavolo, come a me parve. E
poi, nel piccolo salotto raccolto, la cara Maria al piano, e io dietro ad
ascoltarla, così commossa come non saprei dire, suscitandomi quella musica,
suonata con tanto sentimento fine, non so quali remote rimembranze d'infanzia
lontana, di giorni morti, non so dire. E poi dalla cara Gina, che ha negli
occhi, nella fronte, nel sorriso tanta rivelazione di bontà completa! E i
bimbi, e le parole e tutto tutto, mi tornerà sempre in mente luminoso e
graditissimo come una visione di felicità.
Dica Lei La prego alla sua amabilissima Signora tutta la mia
riconoscenza. Ne pregai già la cara Maria e tutt'e due mi siate interpreti
cortesi.
Grazie ancora e ancora. Dev.ma Vittoria Aganoor.
Cantalamessa giunse quì benone e non fece che parlare alla
sorella tutta la sera di lei e di loro con entusiasmo.