Eccellente amico.
lo avrei voluto ch'Ella fosse quì [sic], a vedere
l'immensa mortificazione di Guido quando gli lessi le parole che 10
riguardavano a proposito del "Suo Lago". Come? .. Si
lavora, si soffre, si combatte per 20 ( dico venti) anni, consacrando la
propria volontà, la forza, l'ingegno, la giovinezza intera perché un delitto
sia evitato, perché una profanazione non venga compiuta, e poi, da chi più
si ambirebbe essere approvati, eccoci giudicati rei d'una colpa che non
abbiamo, nonché sognata, mai perdonata a chi solo ne ebbe la codarda
intenzione!". Su per giù fu questo il suo monologo fatto con accento d'ineffabile
sconforto. lo gli dissi: Senti: riconosco in Fogazzaro un peccatore,
perche ignora le tue battaglie contro chi osò un tempo proporre il
prosciugamento del Lago, e i lavori ideati e diretti da te per renderne sane
le rive col nono emissario ecc. ecc. ecc. Ma la penitenza è pronta. Mandagli
tutti gli scritti che dicono la leggenda lunga dei tuoi combattimenti e delle
tue vittorie; e faremo in modo che non possa non leggerli; io
lo investirò ogni tanto, gli chiederò ogni tanto qualcosa in proposito per sondare
le sue cognizioni sull ' argomento, lo metterò in
croce, lo abbevererò di veleno. Ti basta? Rise ma l'idea di mandarLe i Suoi
opuscoli Trasimenici gli parve buona, e lo vidi subito rasserenato... S'Ella
non vuole e non può leggerli, sappia dunque in succinto, che
Guido, inorridito alle proposte di venale gente, cioè alle minacce
di prosciugare il Trasimeno perché i vecchi emissari erano rovinati,
e le rive paludose ecc. ecc., parlò, predicò, lottò, e giunse a far
accettare il progetto di fare un nuovo emissario bonificando le rive ecc. ecc.
e salvando così il "Suo Lago".
Il successo pieno coronò la sua idea dopo vent'anni di
battaglie. lo cantai alla meglio le sue gesta in una lirica che Le
mando come supplemento di penitenza. Ella L' avrà già letta che s'
intende, ma giacche se I' è scordata, faccia il favore di rileggerla.
Ah, quella Sarfatti... cioè quel Sarfatti non mi piace
davvero. Speriamo che la cognata sia altra cosa. Si, verrò l'anno
venturo a Valsolda, ma non dica niente "agli altri"; sarebbero
capaci poi di rimproverarla così: "Se son queste le Muse che ci
porti, fa il santo piacere di lasciarci parlare in solitudine con le mente e i
timi della tua montagna".
Mi ricordi a tutti i suoi e mi tenga per Sua antica
ammiratrice ed amica
Vittoria Aganoor Pompilj. Omaggi da Guido