Venezia, 16 febbraio 1898
In questa lettera Vittoria osa chiedere a nome della
sorella Virginia Mirelli incaricata dall’Abate Fornari, all’ “eccellente
amico”, di ripetere a Napoli in data da stabilirsi, una conferenza che
dovrà tenere prossimamente a Parigi, a favore dell’opera dei missionari
cattolici. Il rapporto amichevole tra i due personaggi si è fatto sempre più
stretto e ciò rende possibile il proporgli “quest’ammirazione faticosa”.
Eccellente amico
lo so che a Lei piace molto la schiettezza, e dovendo
scegliere tra questa e la diplomazia con la quale ho pochissima pratica non
esito un istante ad aggrapparmi alla prima. Mia sorella Virginia dopo avermi
detto che spera Ella abbia ricevuto i suoi vivi ringraziamenti pel volume dei
suoi mirabili versi, in una sua lunga lettera da Napoli aggiunge:
-L 'Abate Fornari ti pregherebbe di scrutare se sarebbe un
'indiscrezione il pregare ancora il Fogazzaro di ripetere a Napoli la
conferenza ch'egli farà a Parigi, e questo per la solita opera dei missionari
cattolici. - Ora le domando io come potrei sapere "se sarebbe un
'indiscrezione" ecc. ecc. altrimenti che chiedendolo a Lei francamente.
Quella qualunque risposta che vorrà darmi basterà a provare ch'io feci la
commissione, bene o no poco importa, giacché quei signori Napoletani mi
sembrano incontentabili. lo prima di scrivere a Lei scrissi già a mia
sorella: -So il Fogazzaro occupatissimo, e forse anche un po' seccato
dell'ammirazione faticosa di cui è oggetto. -Ho fatto male? Ma mi è parso di
dire la verità, e questa è sempre una grande benedizione.
Mi perdoni sempre la noia che le do e mi tenga per sua
devotissima
Vittoria Aganoor