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Milano, 6 maggio 1900

Vittoria ricorda a Fogazzaro che la recente pubblicazione dei suoi versi “Leggenda Eterna” sembra non avere quel grande successo che poi avrà in futuro, e proprio per questo conta su amici veri che la facciano conoscere. L’editore Treves di Milano che ne ha curato la prima edizione, invita l’Aganoor a cena per farla conoscere a famosi personaggi dell’epoca, lei si trova un po’ imbarazzata per quel genere di banchetti, come era stata titubante di fronte alle parole della madre Giuseppina Pacini che le ripeteva “Fallo per me”, ma dice “fu per me una compiacenza viva che a ripensarla fremo ancora di gioia” .Sentire i suoi versi decantati bene in circostanza “così nuova” la incoraggiò ad altre esperienze.


Milano 6 Maggio '900

Carissimo amico

Lasci fare a me e d'ora in poi parlerò sempre "più chiaro". Grazie intanto pei suoi disegni di "nobili vendette"; io credo davvero che se gli amici non mi faranno un po' di reclame non si venderà del mio volume che un numero di copie assai miserando. Penso che di versi ( e versi di donne in ispecie) sian tutti stufi da non poterne più. Intanto ieri il Treves e sua moglie ci invitarono a una cena dal Savini in piccolo crocchio. Commensali erano la Elisa Errera - Ricci e il marito; Giovanni Verga; Giovanni Pozza; Arrigo Boito e Giuseppe Giacosa. Questo mi parlò subito di Lei ( chi non parla di Lei?) che aveva veduto a Vicenza ed io mi sentii così nuova a quel genere di banchetti che dovetti parere una vittima trascinata al rogo. Tanto più quando il "leggiadro poeta" Pastonchi, venuto a ora di caffè, dopo molti bei complimenti cominciò a dir su una quantità di liriche mie ( disse averle lette appena due volte; ha veramente una memoria fenomenale!) e.. non finiva più, e tutti gli astanti naturalmente trovarono tutto mirabile, e per me fu una compiacenza così viva che a ripensarla fremo ancora di gioia. Veramente il Pastonchi dice i versi benissimo, ma domani andiamo a Firenze e vi resteremo fino al 10. Andiamo all'Hotel Milan. Glielo dico caso mai avesse qualche comando da darmi. A Roma andremo al Laurati.

Mi ricordi a tutti i suoi ed Ella s'abbia una mia devota stretta di mano V. Aganoor

La Marta La ringrazia molto dei saluti e li ricambia fervidamente.