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Durante l’estate appena trascorsa ho letto un libro d’avventura molto appassionante, intitolato “L’inverno di Brian”, di Gary Paulsen, uno scrittore americano contemporaneo.

Il protagonista è Brian, un ragazzino che, a causa di un incidente capitato all’aereo su cui era imbarcato, si ritrova a trascorrere l’autunno e l’inverno sperduto fra i boschi dell’Alaska. In questa situazione, ai limiti della sopravvivenza, Brian dimostra di sapersela cavare: utilizzando i pochi arnesi che aveva nel suo zaino e altro materiale ritrovato nell’aereo, egli riesce a costruire attrezzi che gli permettono di avere la meglio sulla natura inospitale. Furbizia e creatività sono le sue armi vincenti in molte situazioni, come quella volta che si trova ad affrontare un orso bruno e riesce ad abbatterlo con una lancia che si è costruito da solo e che ha reso micidiale imbevendone la punta nel veleno di alcune bacche.

Dopo alcuni mesi, Brian viene salvato da una coppia di Indiani locali, che lo trovano e lo restituiscono alla civiltà.

Questo libro mi è piaciuto moltissimo perché è ricco di situazioni impreviste e pericolose, che tengono il lettore sempre col fiato sospeso e vorrei consigliarne la lettura a tutti coloro che amano l’avventura. Per trovarlo, basta andare alla Biblioteca Comunale di Mansuè.

Giacomo Marson (3 I)



Durante l’estate sono andato in biblioteca per scegliere alcuni libri da leggere. Tra tutti, quello che mi è piaciuto di più è stato «La foresta dei sogni» di Malcom Bazze.

In questo libro s’intrecciano due diverse storie. La prima ha per protagonista un ragazzo inglese che, rimasto orfano, si trasferisce a vivere nella giungla presso uno zio. L’altra storia ha per protagonista un ragazzo che vive nella giungla e sogna di vedere tutto il mondo attraverso gli occhi di un grande pesce: così parte con una ragazza per appagare il suo desiderio. Il giovane inglese, assieme allo zio e al gruppo di esploratori viene attaccato da un gruppo di indigeni e si perde nella giungla. Qui incontra i due ragazzi ed assieme a loro affronta una serie di avventure. Alla fine i tre riusciranno a trovare il grande pesce e a realizzare il “grande sogno”.

Questo libro è molto bello ed avvincente e io vi consiglio di leggerlo. Potete trovarlo presso la nostra Biblioteca Comunale.

Davide Businello (3 I)

Immaginate una tranquilla domenica di dicembre, nella baia di un’isola delle Hawaii. Un luogo davvero piacevole, come il suo nome, in italiano,” Porto Perla”, o qualcosa del genere… Non vi dice nulla? Neppure se lo traducete nell’inglese Pearl Harbor e se vi dicono che è la più importante base navale americana del Pacifico? Immaginate di esserci, la mattina del 7 dicembre 1941. Vi sentireste così tranquilli?

 

 

«La battaglia di Pearl Harbour»

7 dicembre 1941. È una tranquilla mattina nella base navale statunitense di Pearl Harbour, nelle Hawaii, ma all’improvviso dal cielo arriva una tempesta di fuoco: i giapponesi bombardano la base seminando morte e terrore tra civili e militari. Aerei e navi giapponesi (20 sottomarini, 2 corazzate, 3 incrociatori più altre unità navali e 423 aerei) scaricano una pioggia di proiettili, lasciando la base e gran parte dell’isola in uno stato di distruzione assoluta. Il bombardamento di Pearl Harbour provoca l’immediata entrata in guerra degli Stati Uniti che concepiscono, come risposta allo sconcertante attacco nipponico, l’ardito piano bellico di bombardare Tokio ad opera di una missione suicida. Fin qui è storia nota e da qui inizia la vicenda originale del film di cui vi voglio parlare. Uno dei giovani arruolati per la missione è Rafe Mc Cawley (Ben Affleck), che affronta la situazione con coraggio e passione. Insieme a Rafe, per la stessa missione, parte anche il suo amico Danny Walker (John Artnett). I due giovani sono cresciuti insieme, come fratelli ed hanno diviso errori ed esperienze, ma non possono dividersi la ragazza che entrambi amano. Sullo sfondo della guerra i due giovani dovranno affrontare perciò non solo il nemico esterno, ma anche il conflitto che li divide: la forza dell’amore si scontra infatti con il vincolo dell’amicizia e non basta il coraggio per affrontare la vita…

Questo film mi è proprio piaciuto, sia per la trama pervasa di umanità e amor di patria, sia per il carattere di incredibile attualità che la vicenda di Pearl Harbour riveste in questi giorni in cui tutto il mondo partecipa del lutto americano per l’attentato alle “Torri gemelle” dello scorso 11 settembre.

Sara Sandri (II H)