Il caldo afoso di una domenica
estiva sfuma nella frescura serale ed il rosso del tramonto
resiste ancora all'orizzonte, quando Giustina, sola, torna a
casa dopo aver trascorso il pomeriggio nell'oratorio delle Suore
Francescane Angeline. Ma, né la bellezza di quel tramonto, né il
verde dei campi fanno presa sul suo cuore. Cammina, scalciando i
sassi della strada, il libro delle preghiere in mano, lo sguardo
fisso nel vuoto. Rivive, assaporando il sollievo che le parole
della Suora le hanno procurato, il colloquio di poco prima.
Era avvenuto tutto così all'improvviso! Non poteva non
attribuire all'Eterno quell'intervento chiarificatore per la sua
anima : era un avviso dal ciclo !
Aveva cantato i Vespri nella Chiesa parrocchiale come di
consueto, tra le amiche, poi era passata all'oratorio, aveva
giocato, ma senza particolare partecipazione, aveva ascoltato le
esortazioni che la Superiora, Suor Lodovica, rivolgeva
nell'incontro domenicale al gruppo delle giovani. Man mano che
il tempo passava, le ragazze a gruppi se ne erano andate e lei
era rimasta. Che cosa l'aveva trattenuta? Perché il discorso
della Suora aveva preso quella piega? Perché quella frase : «
Non sarai mai la sposa di quel giovane » le aveva tolto un peso
dal cuore? Sì, ora finalmente il ciclo si fa limpido per lei.
Solleva la testa mentre imbocca la stradina di casa e più chiaro
le appare il ciclo: tacitamente eleva a Dio una preghiera di
gratitudine e di amore. Ora conosce con certezza la strada che
l'aspetta.
Tronca l'amicizia con quel ragazzo e sceglie l'amore totale per
il suo Signore.
A questa scelta non giunge all'improvviso. Ci sono delle
circostanze e delle situazioni ambientali che Dio prepara sulla
strada del chiamato per fargli conoscere la sua volontà e
suscitare una risposta adeguata, senza forzature artificiose. |
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