Intanto il Noviziato la porta
gradualmente ad assimilare un tipo di spiritualità che ben si
confà con la sua educazione e il suo temperamento. Si incammina
sul binario francescano della minorità e della semplicità. Vive
continuamente alla presenza di Dio, a cui si affida con la
fiducia di un bambino. Aspira a compiere la volontà di Dio
mediata dalle parole della Madre Maestra e si impegna a
valorizzare le piccole occasioni che la vita di Noviziato le
offre.
In tutte le situazioni trova il modo di sublimare un piccolo
sacrificio. Non sempre è facile affratellarsi con caratteri
tanto diversi, non sempre è facile adeguarsi all'orario, ma
soprattutto non è facile imbrigliare il pensiero, costringerlo a
non uscire da quelle mura, tendere con tutte le proprie
potenzialità a Cristo e vivere la monotonia quotidiana con un
cuore sempre nuovo e capace di trasformare il tutto in un valido
mezzo per offrire e offrirsi.
Suor Eugenia ci riesce perché compie con amore e per amore le
azioni quotidiane, con una semplicità che incanta e con la
coscienza di essere realmente la più piccola e la più bisognosa
di perdono e di grazia. Ammira santa Teresina di Lisieux,
comprende l'alto valore della «piccola via» e sa lei pure con
umiltà e semplicità francescana elevarsi a quell'infanzia
spirituale che è perfezione e santità.
È sempre serena, ma lo è particolarmente quando può offrire al
suo Signore una umiliazione, una incomprensione, una spina
nascosta, una lacrima furtiva. Si prepara così al grande
olocausto della sua vita. Ama con particolare affetto la Vergine
Immacolata, arriva a chiamarla filialmente «Mammina». Ma
soprattutto ama la presenza eucaristica : è compenetrata e
plasmata dalla devozione alla Eucaristia a cui si accosta con
una delicatezza di cuore non comune. |
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