In
una società pluralista, dove le contraddizioni profonde
affiorano nel tessuto quotidiano e dove tutto sembra progettato
e realizzato all'insegna della giovinezza, del consumismo, del
piacere più sfrenato, ampliare una voce solitaria che parla di
sacrificio, di donazione generosa ed eroica, potrebbe suonare
una ulteriore incoerenza.
Ma vera incoerenza sarebbe lasciar passare sotto silenzio una
testimonianza di vita, fedele alle parole di Gesù: «... se il
chicco di grano non muore, non porta frutto » (Gv. 12,24).
È doveroso far conoscere agli uomini d'oggi, storditi dagli
effimeri interessi di ciò che è caduco, il valore di una vita
bruciata all'insegna della fede e dell'amore a Cristo e ai
fratelli.
Certo, raramente sono le parole degli altri a far cambiare rotta
alla vita, ma spesso l'esperienza altrui può diventare termine
di paragone o metro per scandagliare l'inconsistenza della
propria.
E da ciò può nascere un ripensamento, può iniziare un cammino
nuovo!
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