Giustina nasce il 31 dicembre
1899 a Mansuè; i suoi genitori, Luigi Pasquali e Antonia Ortolan,
fanno parte di una numerosa famiglia patriarcale, circa 70
persone dedite al lavoro dei campi.
Cresce in quell'ambiente semplice, impregnato di sacrifici, di
povertà, a volte di stenti, ma anche di tanta pace.
I parenti ricordano ancora un fatto che a suo tempo li fece
sorridere, ma che fa capire come fosse una bambina come tutte,
ingenua, semplice, amante della novità, anche nelle situazioni
più tragiche. Un giorno, una sua sorellina viene lasciata
inavvertitamente sopra la cassapanca della biancheria;
muovendosi, cade, battendo la testa. Le conseguenze sono
mortali. La bimba, che ha quattro anni, non si rende conto della
morte della sorellina, la cerca piangendo perché le hanno detto
che è andata in Paradiso con gli Angeli.
Nella sua testolina, Paradiso e Angeli prendono contorni ben
precisi, forse di luoghi vicini, meta di qualche passeggiata da
farsi con l'abitino della domenica. E con l'ansia di uscire dal
suo piccolo mondo, tenta più volte di salire sulla stessa
cassapanca per poter cadere e seguire la sorellina.
La sofferenza le è compagna fin dall'infanzia: a cinque anni
perde la mamma. Nel momento in cui le spoglie della mamma
lasciano la casa, Giustina confida alla cuginetta che le è
vicina : «Mi sento scoppiare il cuore». Con gli altri familiari
non pronunzia una parola. Comincia a soffrire in silenzio. |
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