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SCENDE LA SERA

   

Mentre il corpo č abbandonato allo spasimo pił atroce, Suor Eugenia continua a vivere la sua offerta con volto sereno, assorto, perfino sorridente. Le consorelle attorno recitano sommesse il rosario: la stessa cornice che l'ha accolta in convento il giorno del suo ingresso fra le Suore Francescane Angeline.
Al calar del sole, perde la parola, incomincia un gemito penoso che, col passar dei minuti, va affievolendosi. Attorno al letto tutti pregano e piangono. Il Cappellano le impartisce l'ultima benedizione. E Dio le viene incontro mentre scende la sera del 30 giugno 1927. Ha 27 anni.
La notizia della sua morte si sparge in fretta tra le corsie del sanatorio e, prima alla spicciolata, poi a gruppi, tutti vengono a salutare per l'ultima volta Suor Eugenia.
Č un saluto lungo, interminabile.
Come ella aveva voluto, il funerale si snoda all'interno del grande ospedale: «Madre, se lei permetterą, č questo il mio convento...». Ma il suo č il desiderio di tutte le ammalate che da Suor Eugenia hanno imparato a soffrire per qualcosa di grande.

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