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SORRISO SPONTANEO

   

Si distingue, sin dai primi mesi del probandato, per la sua capacità di sacrificarsi in silenzio e di pregare incessantemente. Il desiderio di cementare ulteriormente la sua unione col Signore ha il suo momento culminante il 4 ottobre, con la Vestizione.
Si prepara a quell'incontro particolare, con fervore, entusiasmo e raccoglimento intenso, quasi a suggellare anche interiormente la novità di vita che il nuovo nome impostole, Suor Eugenia, esige.
Il saio francescano la impegna subito a manifestare quello che le trabocca in cuore, traspaiono anche all'esterno la sua serenità, la gioia profonda e la sua continua unione con Dio.
Se ne accorgono anche i parenti venuti alla Vestizione : il Convento ha raffinato la sensibilità di Giustina e resa più spontanea la sua capacità di sorridere.
«Sei stato tanto buono a venire alla mia Vestizione — dice al fratello nel piccolo parlatorio del Convento, subito dopo la funzione — ma non vorrei che questo viaggio ti recasse danno alla salute. Ho pregato tanto per tutti voi, perché vi voglio bene».

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INTRODUZIONE
PROGETTI UMANI
IL CIELO SI FA AZZURRO
LA CASSAPANCA DEL PARADISO
TROPPO GIUDIZIOSA
UN IMPERDONABILE RITARDO
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L'ALBA DI UN IDEALE
IL BASTONE TRA LE RUOTE
DIO IN TUTTI GLI ANGOLI
SORRISO SPONTANEO
PER AMORE
STRANI SOGNI
ECCOMI, SIGNORE!
LACRIME, MA PER POCO
INFERMIERA SUPPLENTE
PAURA E FEDE
DIPINGERE IL DOLORE COL SORRISO
UMILTA' ED EROISMO
FATE TUTTO BELLO
TESTAMENTO
SCENDE LA SERA
       

Vestizione:
alcune suggestive sequenze
del rito che segnava
l'ingresso in Noviziato:
«Il Signore è mia parte
di eredità e mio calice».
«Di nulla mi glorierò se
non della Croce di Nostro
Signore Gesù Cristo».
«D'ora in poi non ti
chiamerai più Giustina,
ma Suor Maria Eugenia».

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